giovedì 9 aprile 2015

Gli amici si vedono nel momento della felicità

Dobbiamo smetterla di alimentare un'annosa menzogna, quella secondo la quale gli amici di vedono nel momento del bisogno.
L'amicizia vera, secondo questa vecchia e diffusa credenza, si vedrebbe quando siamo nella disgrazia, quando stiamo male. I veri amici accorrono al nostro fianco quando siamo in lacrime, quando non ne possiamo più.

Nulla di più falso. Che ci vuole, dico io, che ci vuole? A meno che non siamo specialisti della lagna multipla, se siamo dotati di un minimo di autoironia, in grado di pagarci una pizza, o abbiamo un forno funzionante, troveremo con la massima facilità qualcuno che sia al nostro fianco per sentirci sciorinare le nostre difficoltà, sostenendoci e godendo di una serie di vantaggi secondari non da poco:

- pensare: meglio a lui che a me;
- sentirci saggi
- farci apprezzare di più quello che abbiamo
- sentirci utili
- scansare cene a cui non avevamo voglia di andare con la scusa: "sai, il mio amico sta tanto male..."

e potrei continuare all'infinito.

Gli amici, quelli veri, sono quelli che ti restano accanto nel momento della felicità. Sono quelli che, senza provare neanche un minimo di larvata invidia possono vederti volare vari metri sopra il cielo, sentirti sciorinare la magnificenza del partner di turno, decantare la meraviglia del posto in cui sei in vacanza, del meraviglioso lavoro che hai finalmente trovato, che realizza tutti i tuoi sogni, la tua illimitata potenzialità creativa e ti fa anche rimorchiare, senza doversi ripetere in continuazione mentalmente "tanto non dura, tanto passa...".

Ed è proprio il fatto che conosciamo questa verità che, secondo me, ci spinge a nascondere i nostri successi, a rispondere raramente o mai "benissimo" a chi ci chiede come stiamo, e a andare in giro come araldi del lamento (sapendo che NESSUNO dei nostri cari amici prenderà sul serio i nostri post trionfali su Facebook).

Perché preferiamo essere lamentosi e circondati di umana solidarietà che svettare felici e solitari nel vento.

Concludendo, se vogliamo sapere chi ci è amico davvero, nella remota ipotesi dovesse capitarci di essere felici, guardiamoci attorno e vediamo chi è restato.

E comunque, sappiate, io sto DAVVERO male.

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