domenica 2 settembre 2012

A Terrible Beauty- Taccuino Di Una Settimana On The Road


Lunedì, 1 agosto.

Io parto lo stesso. Quando l’ho detto a mia madre ha sgranato gli occhi e mi ha detto che sono pazza. Ma per mia madre sono pazza qualunque cosa faccia. Sono sempre stata pazza.
Sono partita ugualmente. Ho tutto, la maledetta guida, le cartine di merda, l’itinerario del... Lasciamo perdere. Troppo turpiloquio per un taccuino solo.
E’ triste quando un amore finisce, ma è ancora più triste quando finisce prima delle vacanze. Gli amori dovrebbero finire a settembre quando la città si riempie di nuovo, gli uffici vibrano di vita e le palestre riaprono: Technogym, Acquagym, Kickboxing, GAG, Gurgle e Spatapunf.
Gli amori non dovrebbero finire mai intorno al 25 di luglio. La cosa assume connotati di perversione. Soprattutto mai dovrebbero finire se abbiamo già prenotato l’aereo, a tariffa scontata, scontatissima, la crème del low cost.
Prenotato a inizio febbraio, quattro ore su internet, Ryanair, Virgin, Air Europe, Easyjet, la Giàcisiamoschiantati (quindi la statistica è dalla nostra) airline: otto ore per trovare la migliore combinazione “fly and drive”, mezz’ora a parlare in inglese con una tipa per poi scoprire che era una ragazza di Foggia in stage a Dublino e che avevo perso dieci anni di vita e tre chili di sudore per niente.
Prenotato quando ancora ti amavo e vibravo di emozione al solo pensiero di vederti. E ogni volta che sul cellulare vedevo il tuo nome sussultavo. (I vari stadi dell’amore sul cellulare:  Sean Boschi cell., Sean B. ufficio, Sean casa, Mylove cell pers. Cancella tutto. Cancella memoria agenda. Cambio numero - guai a te se mi chiami.).
Prenotato quando credevo che sarebbe durata per sempre, lo so che ci conoscevamo da poco, ma c’era un feeling. E poi mi piacevi da morire. Accento nordico, aria spersa.
Andiamo in Irlanda, ti voglio far vedere dove sono cresciuto, ti faccio conoscere i miei amici. Ad agosto le giornate sono lunghe, a Galway i gabbiani grigi si gettano nell’acqua color giada, il cielo alle dieci di sera è bianco e lo stridore dei gabbiani riempie l’aria, tanto che ti viene da piangere e vorresti ormeggiare l’anima accanto ad un due alberi. Prenotato e pagato con la mia carta di credito.....